La Motta
Castrum Sancti Marci, nasce nella zona dell’attuale “Motta” dove è attualmente presente ma poco visibile il castello, qui Roberto il Guiscardo giunse e restaurò quello che doveva essere un forte romano/bizantino, probabilmente ne diede un primo ampliamento in materiale deperibile (legno e terra) ne fece la prima costruzione.
Successivamente con la stabilizzazione politica ed economica del regno, tra Ruggero 1’ e Guglielmo 1’ (agli albori del XII secolo) questra struttura venne modernizzata alla torre lignea venne sostituita una più efficiente torre in pietra, di cui oggi, grazie alle recenti ricerche ne abbiamo trovato le rasature. Alla torre venne aggiunta anche una nuova cinta muraria e altri ambienti come stalle e edifici per le guarnigioni e le servitù.
Tra la fine del XII e gli inizi del XIII secolo il castello subì altre modifiche, infatti la collina tutta venne fortificata, venne creata una nuova cinta muraria che copriva non solo la cattedrale ma anche parte della zona di Santa Maria.
Probabilmente la torre venne rinforzata con uno zoccolo di pietra come di moda all’epoca e così restò fino all’ultima notizia che abbiamo del castello che è data dalle tavole del pacichelli del 1627 e da un documento di recente scoperta del Prof.Paolo Chiaselotti dove si afferma che il castello venne usato dalla famiglia Amodei come Cava et Discarica, sorte analoga la subirono vari castelli tra i quali quello di Montalto Uffugo, Bonifati e Lauria.
dal 1982